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scuola dell'infanzia e attività parrocchiali - san pancrazio salentino

Nel 1907 la Fondatrice Madre Valeria Succi, si trasferì insieme alla sua prima seguace, Sr. Francesca Chigena, a San Pancrazio Salentino dove, nel Parroco Monsignor Lacarra, trovò un valido sostegno e un padre premuroso.
La povertà caratterizzò, come per la nascita di Cristo, la Casa di San Pancrazio, definita, ben a ragione "culla e Betlem dell'Istituto"... Più che di una casa, si trattava di un tugurio umido e semibuio, formato da due soli locali sprovvisti di tutto, persino degli infissi, tugurio in cui coloro che avevano lasciato tutto per seguire Cristo, come aveva fatto Francesco, pregavano e lavoravano fino a notte inoltrata, al lume di una candela perchè il petrolio era un lusso per loro...
A San Pancrazio, dove la Fondatrice, fra l'altro, impartiva lezioni di Inglese, di Francese e di Musica, e Sr. Francesca, di ricamo, nacque la Prima Regola e fu studiato il modello dell'abito.
Quando le Suore aumentarono di numero, fu aperto l'Asilo Infantile e, quando nel 1910 ebbero la gioia di avere Gesù Sacramentato sotto il loro stesso tetto, si sentirono piene di gioia e pronte ad affrontare tutte le difficoltà della vita.
Dopo innumerevoli sacrifici, nel 1920 la casa fu sopraelevata e fornita di impianti necessari richiesti per meglio esplicare il loro servizio educativo e formativo a pro dei bambini e delle preadolescenti. Monsignor Lacarra, soddisfatto per la lor opera, fu per le Suore l'uomo mandato dalla Provvidenza e, finchè visse, le sostenne materialmente, moralmente e spiritualmente.
A San Pancrazio, malgrado i disagi propri della povertà, come riferiva la stessa Fondatrice all'Arcivescovo di Brindisi, Monsignor Valeri il 23 Febbraio del 1920, si godeva "pace e armonia e vita religiosa".
Col passare degli anni l'Istituto delle Suore Antoniane, contrassegnato dallo spirito evangelico, divenne per tutto il paese un faro di luce e un punto di riferimento dal momento che le giovani sorelle, povere di beni materiali, erano ricche di amore di Dio e ricolme di quel sano entusiasmo e di quella fede genuina, che è capace di spostare le montagne...
Per andare incontro alle esigenze dei tempi, quella casa che ha racchiuso e, per così dire, ha custodito come una preziosa reliquia, il suo nucleo vitale, "la grotta di Betlem" della Congregazione, della Madre Fondatrice e delle sue prime sorelle, si è ampliata, modificata e trasformata e le opere educative, caritative ed apostoliche, che vi si svolgono, si sono aggiornate e continuano ad aggiornarsi per offrire un servizio sempre più qualificato, a Dio e ai fratelli.

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